
Appuntamento: Stazione Castel Fusano
Contributo: euro 7, euro 5 under 18
Approfondiamo la conoscenza della macchia mediterranea, ci soffermiamo sui suoi frutti.
L’autunno è la stagione migliore per potere osservare i frutti delle piante caratteristiche della macchia mediterranea. Troviamo i dolcissimi frutti del corbezzolo, detti anche cerase di mare, quelli del mirto con i quali in Sardegna si produce il celebre liquore, le ghiande del leccio che nutrono i cinghiali e le ghiandaie. Possiamo osservare i frutti del lentisco che se diventano neri ci indicano che il seme all’interno è fertile. I frutti della fillirea sono neri e assomigliano a piccole olive, infatti la fillirea appartiene alla famiglia delle Oleacee. Possiamo ammirare, solo su alcuni individui, i frutti dei ginepri, fenicio e coccolone che sono molto appetiti dagli uccelli. Ginepri e lentischi sono specie dioiche ossia esistono individui che producono solo fiori maschili ed altri che producono solo fiori femminili e quindi troveremo i frutti di ginepri e lentischi solo sugli individui che hanno prodotto fiori femminili.
La macchia mediterranea riprende l’attività vegetativa con le prime piogge autunnali, la sospende nel periodo più freddo dell’inverno anche se in alcune zone, dove le temperature non scendono mai sotto lo zero, l’attività vegetativa continua fino all’arrivo della siccità estiva che rappresenta il periodo critico per questo ambiente.