Villa dei Quintili

Domenica
Appuntamento:    
ore 11.00 Via Appia Nuova 1092

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    Foto Margherita Antiinori/Flickr CC

    La villa si trova al V miglio della via Appia Antica, sulla quale si affacciava con un ingresso monumentale, ma l’ingresso attuale all’area archeologica è situato su via Appia Nuova, all’altezza dell’ippodromo delle Capannelle.

Il nucleo originario della struttura è datato alla tarda età adrianea (prima metà del II sec d.c.), ma rimase in uso, anche se parzialmente, fino al VI sec d.C.

I nomi dei proprietari sono noti poiché erano incisi sulle condutture in piombo (fistulae aquariae) utilizzate per il rifornimento idrico della Villa.  Si trattava dei due fratelli: Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, entrambi consoli nel 151, e grandi proprietari fondiari.  Tenuti in grande onore da Antonino Pio e Marco Aurelio, la loro ricchezza e fortuna suscitò l’avidità di Commodo, che li accusò di aver congiurato contro di lui e nel 182-183 li fece uccidere, probabilmente per appropriarsi dei loro beni.

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Foto Margherita Antinori / Flickr CC

La villa sorge su un rialzo di rocce vulcaniche molto ventilato, aperto verso la campagna romana, oggi occupata dai quartieri urbani ma anticamente destinata a latifondo, pascolo e allevamento brado.  In antico l’accesso avveniva dall’Appia (antica), all’altezza dei tumuli degli Orazi e Curiazi, attraverso un ninfeo monumentale.

Dalle strutture superstiti della villa si evidenziano due grandi fasi costruttive: la prima, caratterizzata dall’opera laterizia, è riferibile al II sec d.c., ossia ai proprietari originari, la seconda, caratterizzata dall’opera listata, attribuibile ai rifacimenti ed alle aggiunte di Commodo.
Nel complesso si possono distinguere cinque nuclei diversi, estesi su un’area di circa 1.000 mq che arriva fino all’Appia Nuova: un grande ninfeo, un giardino ad ippodromo, uno stadio, un nucleo residenziale e due impianti termali disposti ai lati del nucleo residenziale.