Le dune costiere e la macchia mediterranea di Castelporziano

L’itinerario mostrerà la ricchezza di biodiversità di questi luoghi, principalmente riferita alla vegetazione della duna costiera a ridosso dell’arenile e della macchia mediterranea, in prevalenza arbusti che hanno sviluppato diverse strategie per adattarsi a questo ambiente ostile soprattutto in estate per le elevate temperature e la quasi totale assenza di pioggia.
Le spiagge e le dune costiere rappresentano ecosistemi che risultano tra quelli più vulnerabili e più minacciati a livello mondiale. Ecco perché l’impegno delle Associazioni di tutela ambientale è teso alla conservazione dell’ecosistema delle dune costiere che racchiude un inestimabile scrigno di biodiversità.
Le dune di Castel Porziano e quelle di Capocotta fanno parte di un Sito di interesse comunitario, tutelate dalla direttiva Europea habitat per la protezione degli habitat a rischio.
Le piante sono fondamentali per l’equilibrio della duna provvedendo con le loro radici ad imbrigliarla, consolidandola. Senza copertura vegetale la duna scompare, volatilizzata dal vento.
La duna è un ostacolo formidabile all’erosione dei litorali: non a caso le spiagge più erose sono quelle dove le costruzioni hanno soppiantato l’ambiente naturale.

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Migliaia di persone frequentano questi tratti di costa. Molti raggiungono l’arenile attraversando le dune dove capita; alcuni si sistemano in cima ad esse, altri passeggiano sopra. Pochi sanno che così facendo contribuiscono alla loro scomparsa.
Certamente i danni maggiori sono provocati dai mezzi a motore, quelli utilizzati per la pulizia degli arenili danneggiano in modo consistente l’ambiente della duna uccidendo le piccole plantule che germinano in primavera. E talvolta a questo si aggiungono i fuoristrada che contravvenendo alla legge circolano sulla spiaggia.
E’ fondamentale che chi gestisce questo bene naturale capisca di avere in custodia non un modesto ed insignificante accumulo di sabbia ed “erbacce” ma un habitat difficile ed affascinante in cui ogni palmo di sabbia è conteso duramente dalle piante al vento, la mare, all’uomo!