Street Art, Ostiense

E’ difficile stabilire dove esattamente sia nata l’arte di strada, forse a New York negli anni ’60, quello che è certo è che oggi le nostre periferie urbane, ma non solo, sono diventate delle vere e proprie gallerie d’arte, che valorizzano e colorano contesti altrimenti anonimi e spesso degradati.


Bisogna distinguere varie forme di espressione in quella che genericamente chiamiamo “street art” che vanno dal graffitismo, al bombing, al lettering, alla sticker art, alla poster art, alla poetry art, fino ai meravigliosi murales che veri e propri artisti stendono sulle enormi superfici dei palazzi.


Il Quartiere Ostiense, area industriale della Roma di fine ‘800- inizi ‘900, è diventato negli ultimi anni, anche grazie a film che ne hanno celebrato la sua insolita bellezza, un quartiere di moda con i suoi tanti locali, ma anche con la valorizzazione, ancora non pienamente realizzata,  dell’Archeologia Industriale.


Grazie all’ Outdoor Festival, svoltosi tra il 2010 e il 2020 e grazie  ad artisti di fama internazionale come Blu, Carlos Atoche, Ozmo, Iena Cruz, e tanti altri, quello che viene definito come “l’Ostiense district” è stato arricchito da opere d’arte che ne hanno colorato i muri, ma l’opera degli street artist è continua e spesso sorprende con la nascita di nuove opere.


Passeggiando tra via del Porto Fluviale e il Tevere andremo a scoprire i murales che hanno reso celebre il quartiere, parleremo delle caratteristiche peculiari degli street artist e dei temi che li caratterizzano. Una scoperta entusiasmante quando, camminando per le vie della città non potrete fare a meno di riconoscere gli stencil di Sten e Lex  o “Er Ciccio”  del romano Jay Bee Rock!